Decidemmo di lasciare la sala ottagonale, punto di arrivo del portale permanente, per esplorare i corridoi che si aprivano di fronte a noi, i cui
ingressi erano illuminati da una torcia accesa. Avanzammo quindi molto cautamente, non avendo alcuna idea di quello che avremmo incontrato nelle sale
di quel piano del tempio. Dapprima imboccammo il corridoio di sinistra, che correva per una decina di metri verso un ingresso privo di porta, al di là
del quale l'oscurità era quasi totale. La nostra breve marcia si arrestò a circa 5 / 6 metri dall'ingresso, portandoci appresso, come sempre, delle torce,
per quelli di noi che non godevano di una visione adatta ai luoghi bui. Come detto non entrammo nella nuova stanza, ci accorgemmo infatti che l'oscurità
celava delle sorprese: seduti nelle poltrone presenti come se ci attendessero, vedemmo due creature, due zombie, segno inequivocabile che Mutraxx
era passato anche da quel luogo. Notammo anche la presenza di una terza presenza, che almeno inizialmente, ci sembrò essere il cadavere di quello che
fino qualche ora prima era uno dei chierici del tempio. Onde evitare di ingaggiare battaglia in un luogo dove buio, dove potenzialmente si potevano celare
altri pericoli, decidiamo di retrocedere, nel modo più silenzioso di cui potessimo essere capaci, per iniziare così ad esplorare il corridoio di sinistra.
Questi era leggermente più preve del precedente e terminava con una porta: Eowin e Runak attesero qualche secondo prima di aprirla, ascoltando attentamente
in cerca di eventuali rumori provenienti dal lato opposto, che rivelassero la presenza di altre creature. La nuova stanza era desertà e si rivelò essere
un luogo di cura, erano presenti tre letti la cui unica particolarità era la loro altezza dal pavimento, ma pressochè spogli. Negli armadi presenti, trovammo
bende, candele, strumenti medicali e qualche ampolla contenenti delle pozioni per curare ferite e malattie. A fianco della porta da cui entrammo
trovammo una seconda porta che dava accesso ad una saletta, molto piccola e vuota che probabilmente era una specie di studio per chi doveva accudire gli
eventuali feriti. Una volta completata la ricognizione dei due ambienti, procedemmo verso la porta che dava verso l'esterno, dalla parte opposta a quella da cui
entrammo. Azrael e Xorius rientrarono rapidi in formazione nel
gruppo: fino a quel momento erano rimasti a sorvegliare la prima via di accesso, onde evitare di farci prendere di sorpresa dalle creature che ci eravamo
lasciati alle spalle!
LAl di là della nuova porta trovammo un nuovo corridoio che dopo pochi metri svoltava verso sinistra, immettendosi poi in un ambiente di forma ovale, una cavità
naturale, il cui fondo era formato da una pozza d'acqua, attraversato da un ponte di legno, sospeso a circa un metro sopra la superficie. Oltrepassammo il corridio
che diventava il ponticello sospeso, proseguendo per circa quindici metri: dopo un paio di svolte noammo una porta, posta sul lato sinistro del camminamento.
Runak ed Eowin prima di aprire, si accorsero che l'ambiente dalla parte
opposta non era tranquillo, non potevano invece immaginare che la stanza fosse affollata! Una volta aperta la porta, dovemmo infatti respingere un gruppo di non morti,
formato da circa una dozzina di zombie. La stanza era un ambiente per addestrare i cadetti ai combattimenti, ed un combattimento feroce si svolse, solo che che
non era una sessione di allenamento. A scontro conconcluso, esaminando i resti delle creature, ci accorgemmo che le loro vesti coincidevono con quelle indossate dai
chierici incrociati al nostro arrivo al tempio: probabilmente distruggendo quello che erano diventati, liberammo le loro anime da un destino ben peggiore della morte.
Finito l'esame dei resti delle creature e della sala, procedemmo verso l'unica altra porta, oltre a quella di ingresso, presente in una delle pareti laterali: al di là di essa
si apriva un corridoio lungo poco meno di una decina di metri, con una diramazione che partiva dopo pochi passi, sul lato destro. Decidemmo di arrivare in fondo al percorso
che si apriva di fronte a noi e che terminava con una nuova porta, ed esplorare in un secondo momento la diramazione. Ci ritrovammo in questo modo in quella che era la
nuova armeria del Tempio, una stanza più piccola rispetto la precedente, ma soprattutto più tranquilla. Alcuni di noi ebbero così modo di rifornendosi di armi quali frecce,
pugnali da lancio e altre attrezzature di consumo. Procedemmo poi ad esplorare la biforcazione del corridoio di arrivo, lunga anche'essa poco più di cinque o sei metri,
ritrovandoci così al punto di partenza: ci ritrovammo quindi nella sala ottagonale, con la differenza che quella seconda volta non usammo un portale mistico!