Torre dell'Attesa (1)
: a dire il vero con più domande che risposte.
A questo punto decido di rivolgermi nuovamente a : sicuramente ne saprà più di tutti noi messi assieme
sia riguardo la Torre sia riguardo alla pietra che ha destato l'interesse di Nemeia, la dama che stiamo cercando. Il vecchio mago infatti riesce a chiarire alcuni aspetti di questa vicenda.
Una volta descrittogli la pietra in questione, ci suggerisce che potrebbe trattarsi di una pietra sigillo
: combinando quattro di queste pietre, ognuna di colore diverso,
e compiendo un rituale ben preciso è possibile accedere ad una citta leggendaria: la Città Pentagona
. I colori delle suddette pietre sono, Rosso, Viola, Blu e Giallo.
Riguardo alla Torre dell'Attesa (1)
, il mago spiega che in origine era una torre di guardia utilizzata per difendere Fallcrest
da eventuali attacchi provenienti dal fiume. Prima di diventare il rudere che è oggi, la torre era abitata dalla famiglia di un commerciante: la famiglia
Fentik
. Per impossessarsene lo spettro che ora infesta quel luogo fece scempio di tutti i suoi occupanti, padre, madre e figlia.Nessun superstite e nessun discendente.
Infine gli descrivo il simbolo che abbiamo trovato nella nostra ultima spedizione: a quanto dice il vecchio mago, sembra essere un
glifo d'interdizione
e, se confermato, non sarebbe
un simbolo malvagio.Mi congedo da , ringraziandolo ancora una volta per le preziose informazioni e faccio volta verso i templi dedicati alle diverse divinità venerate in città. Chissà che anche qui non ci siano informazioni per noi utili: purtroppo non ho molta fortuna. Sembra che la dama del mistero non sia stata avvistata in nessuno dei vari templi ed il nome della città leggendaria è conosciuto solo nel tempio del Canto Lunare:
Resilme Starlight
, l'elfo Sommo sacerdote del tempio, conferma le parole di Nimozaran, ad eccezione delle pietre sigillo. Per quanto gli riguarda, quella comprata dalla Cornacchia, potrebbe essere un pietra qualsiasi.Tornato dal resto del gruppo, riferisco quanto mi ha confidato il mago: decidiamo così di seguire la Cornacchia seguendola sul fiume. Come lei, ci faremo trasportare dai barcaioli: sappiamo dove ha fatto scalo e da lì cercheremo eventuali tracce del suo passaggio. Una volta rintracciati i navigatori che hanno portato la donna a destinazione, contrattiamo il compenso e ci imbarchiamo, facendo rotta verso Nord.
La navigazione fluviale procede senza intoppi ma una volta sbarcati, per accamparci per la notte troviamo guai. Grossi, verdi e molto affamati. Forse richiamati dal fuoco, siamo assaliti da un branco di coccodrilli giganti. Avvicinatisi senza fare il benchè minimo rumore, ci prendono alla sprovvista, mettendoci subito in difficoltà. Io sono sono accerchiato e mi servono diversi istanti prima di potermi mettere in una posizione vantaggiosa per contrattaccare senza rischiare di essere assalito. Fatichiamo ma riusciamo a respingere l'assalto dei rettili giganti, anche i barcaioli riescono a sopravvivere allo scontro: fortunatamente il resto della notte trascorre tranquillamente dandoci la possibilità di curarci e recuperare le forze.
La mattina seguente possiamo notare in lontananza una piccola zona collinare, decidiamo così di metterci in marcia, puntando verso di essa: la posizione rialzata potrebbe essere un punto di osservazione migliore rispetto alla pianura in cui ci troviamo ora.