L'oscurità ci accompagna mentre puntiamo verso Fallcrest evitando la strada principale: poco dopo l'alba siamo in vista della porta sud della città cosa che ci permette di tirare un poco il fiato. Una volta superate le mura d'ingresso ci dirigiamo verso la
locanda del Nentir (4)
, dove i genitori della ragazzina dovrebbero essere già alloggiati in attesa del nostro arrivo.La locanda è già aperta malgrado sia mattina presto e, oltre a noi, quando entriamo possiamo vedere il proprietario e qualche garzone indaffarato: sulle prime alla nostra richiesta di poter incontrare
Drewass
è piuttosto reticente, probabilmente non vuole rischiare di perdere un mercante come cliente: ma il nome di Runak e Xorius e
sembrano avere l'effetto di un "lasciapassare": probabilmente Drewass
ha lasciato delle istruzioni".
Poco dopo infatti il mercante e sua moglie scendono la scalinata che porta agli alloggi al piano superiore e possono riabbracciare la giovane figlia:
decidiamo di fermarci in locanda sia per riposarci e fare colasione e al tempo stesso per raccogliere qualche dettaglio in più sulla vicenda tra, Drewass
e
Quinnex
. Drewass
ci racconta come tutto ha avuto inizio quando, incoscientemente, sottrasse a Quinnex
una
pietra particolare, forse preziosa. Drewass
ci dice come questa pietra, grigia ma con riflessi violacei, lo affascinasse, percependone strani influssi: proprio
per tale motivo se ne volle liberare praticamente subito dopo averla presa, vendendola ad una donna che era di passaggio a Firsrmoon
.
e che, secondo i suoi ricordi, sembrava particolarmente interessata alla pietra. La donna aveva lunghi capelli corvini e indossava abiti di fattura pregiata, scuri con venature rosse e motivi geometrici
a punte. Sebbene avesse la carnagione chiara, a differenza della mia, le corna la identificano in modo inequivocabile come una tiefling.Una volta salutata la famiglia di
Drewass
decidiamo su come procedere, su cosa fare. Decidiamo di seguire le tracce della dama del mistero,
di conseguenza, per prima cosa dobbiamo recuperare più informazioni possibile: battiamo la citta di Fallcrest
in cerca di qualsiasi elemento utile per poterla rintracciare. I nostri giri ci permettono di darle un nome: Nemeia soprannominata "La cornacchia", giorni addietro, prima del nostro ultimo arrivo
è passata da questa città, comprando una candela nera per rituali, inoltre, è stata vista aggirarsi dalle parti della Torre dell'Attesa (1)
cosa che ci porta nuovamente
ai moli. Qui i barcaioli ci confermano di aver accompagnato la donna sulla piccola isola dove, tra le altre cose, poco tempo addietro avemmo un brutto incontro con uno spirito piuttosto malvagio e agguarrito
e ci imbattemmo in Runak e Midhir.
Riusciamo inoltre a scoprire che la donna ingaggiò i barcaioli, per navigare il Nentir in direzione Nord, fino al punto in cui il Nentir incontra un suo affluente quello che viene chiamato "Il fiume d'inverno":
puntando verso Nord, la dama si fece lasciare sulla sponda sinistra del fiume.
Accompagnati da uno dei barcaioli, poco propenso a credere a "storie sui fantasmi", per la seconda volta scendiamo nella pancia dell'isola sui sorgono le rovine della Torre. La compagnia
del barcaiolo dura assai poco, giusto il tempo di raggiungere il corridoio che porta alle stanze sotteranee, la vista degli scheletri e dei primi non-morti gli fanno cambiare idea sull'argomento.
Una volta raggiunto il corridoio dove avemmo l'incontro con lo spirito invisibile ci accorgiamo subito che qualcosa è cambiato. Sulla parte esterna è
stata disegnata quella che riconosciamo come essere una runa. Ma nessuno di noi è preparato sull'argomento e non riusciamo ne a dargli un nome ne a capirne il significato.
Ancora peggio per la seconda volta lo spirito che infesta quei sotterranei ci coglie di sorpresa, i suoi attacchi sono rapidi e micidiali, l'unica cosa cosa che riusciamo a percepire
è un freddo intenso che ci assale. Per la seconda volta decidiamo di battere la ritirata finchè non potremo competere ad armi pari con quell'essere.