In cima alla breve scalinata troviamo un'unica porta: al di là di essa una stanza quasi identica alla precedente.
Quasi.
In mezzo alla stanza è ben visibile un palco leggermente rialzato, in mezzo al quale, è posto un leggio che sorregge un libro. Aperto.
A differenza della sala precedente, il palco improvvisato è palesemente presidiato, ai quattro lati infatti, notiamo quattro scheletri: ognuno impugna una scimitarra mentre l'arto secondario termina con un moncherino affilato. Non appena chiudiamo la porta alle nostre spalle i guardiani del palco ( o del libro? ) si animano, iniziando a muoversi verso di noi.
Siamo in vantaggio numerico per una volta: mentre il resto del gruppo tiene occupati i nostri aggressori Eowin può disinteressarsi della battaglia e sgusciare sul palco per leggere la pagina su cui è aperto il libro.
Chi la usa non la vede.
Chi la vende non la usa.
Chi la compra non la vorrebbe usare.
Sono queste le parole che sentiamo pronunciare dalla mezzelfa.
Non che abbiano avuto subito un senso all'inizio. Siamo troppo presi dallo scontro con gli scheletri per arrivare alla soluzione dell'indovinello. Cosa che ci prenderà non poco tempo. Ed il tempo si rivelerà un fattore chiave. Dopo aver sopraffatto il gruppo di scheletri pensavamo di poter ragionare con calma sulle singole parti che componevano l'enigma.
Purtroppo così non era.
Mentre ognuno di noi espone le proprie idee e proposte sulla soluzione dell'enigma, la nostra attenzione è attirata nuovamente dagli scheletri. Ognuno di essi infatti, dopo un tempo che non riesco a quantificare, si ricompone nel punto esatto in cui era stato abbattuto, come se lo scontro precedente non ci fosse mai stato. Mentre cominciamo un nuovo scontro contro i non morti appena rigenerati, ho le parole dell'indovinello che mi risuonano nelle orecchie e mi distolgono dai miei bersagli. Gli scheletri oltre ad impegnarci rivelano di essere insidiosi anche una volta abbattuti: nel momento in gli si infligge il colpo finale tendono ad esplodere provocando così ferite con i frammenti delle proprie ossa!

Cos'è che NON vedi mentre la usi?
Cos'è che una volta venduta NON la puoi usare?
Cos'è che se la compri non la vorresti mai usare?

Erano queste le domande mi ponevo mentre all'interno della stanza ottagonale tenevo a distanza lo scheletro che nello scontro precedente avevo polverizzato. Scheletro.
Non morto.
Morte.
Tomba.
Ma, di solito, la tomba non la compri o la vendi, cosa che invece puoi fare con la...
BARA!
Sicuro della risposta urlo a più non posso quella parola che tutto ad un tratto mi sembra così ovviamente la soluzione dell'enigma, sovrapponendo la mia voce a quella di Eowin giunta anch'essa alla medesima conclusione.
A quelle parole nella sala udiamo uno scatto metallico, l'inequivocabile rumore di una serratura che viene azionata, giungere dalla porta opposta a quella di ingresso. Al contempo i nostri aggressori si immobilizzano come se fosse stata loro tolta la scintilla vitale. In tutta sicurezza oltrepassiamo l'uscita e iniziamo a salire le scale che troviamo al di là di essa.

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continua...