La nostra compagnia era in viaggio verso Harkenwold, di scorta ad un mercante di nome Zentamir e alla moglie Alina quando subiamo un arresto inaspettato quanto forzato. Per arrivare a destinazione dobbiamo oltrepassare un piccolo centro in via di sviluppo chiamato formato, approssimativamente, da quaranta case ed un torrione in fase di costruzione.
Stavamo per entrare nel piccolo paese quando assistiamo ad una scena tanto drammatica quanto, da un certo punto di vista grottesca. Dalla parte diametralmente opposta rispetto alla nostra posizione, vedemmo un essere enorme, un gigante a due teste che stava portando via un mucca, mentre alcuni paesani si tenevano a distanza di sicurezza tentando di controllare le mosse di quell'essere dalla mole imponente. Il paese sorgeva presso le rive del e si stava espandendo attorno al ponte in via di costruzione e che presentava segni di danneggiamento, evidentemente provocati da qualche scorreria precedente di quell'essere. Decidiamo di dividerci momentaneamente per cercare informazioni e capire come organizzarci al meglio per fronteggiare quel risvolto inaspettato. Assieme ad Eowin facciamo un giro sommario del centro abitato fino ad identificare l'unico locale dove poter sostare per la notte, una taverna piccola ma accogliente gestita da un gioviale nano di nome . Radunammo lì tutto il gruppo assieme al mercante e la moglie dove Midhir e Xorius e Runak ci aggiornarono velocemente sulle informazioni che avevano racimolato.
In paese le persone più in vista erano due : la prima era l'anziana del luogo che viveva nel torrione in via di completamento, mentre il secondo è il figlio di un guerriero locale, ora morto, che risiede in un'abitazione al limitare del paese.
Io, Xorius ed Eowin decidemmo di uscire subito per andare a parlare dapprima con e, se possibile, con , di conseguenza ci dirigemmo verso il torrione che distava non più di qualche passo da dove ci trovavamo. La vecchia donna ci raccontò di come il gigante, nei vari avvistamenti, avesse comportamenti diametralmente opposti. A volte era furioso, a volte furtivo, altre volte fuggiva se visto dagli abitanti di . Ci disse inoltre come la notte solitamente fosse circospetto, ci fornì le indicazioni per arrivare all'abitazione di e ci diede inoltre un prezioso consiglio. Nelle vicinanze dell'abitazione di , nella parte Nord del villaggio, sorgeva anche il tempio del luogo abitato suo custode, un chierico di nome : la donna ci suggerì di passare dalla chiesa e conversare anche con lui. fu molto ospitale offrendoci il pranzo cosa che Eowin non mancò di accettare per fare onore alla cucina della padrona di casa.
Lasciata l'abitazione dell'anziana del villaggio, ci dirigemmo verso il tempio come ella ci aveva suggerito: vedendo il simbolo della divinità patrona, uno scudo con due spade incrociate, riconobbi l'effige di , i cui fondamenti erano la ricerca della giustizia, della cavalleria e dell'amore.

Dentro il tempio sentii Xorius recitare questa filastrocca che, curiosamente, trovò dipinda su una delle pareti. ci spiegò che non era una manifestazione di ma qualcos'altro. Ci disse che era comparsa qualche settimana prima e che era riuscito a riconoscere la pittura con cui era scritta: proveniva dalla fattoria di uno dei contadini del luogo, di nome . Infine ci raccontò di come divenne chierico all'incirca due anni prima, quando la popolazione fondò nella zona che lui stesso suggerì, lasciando il vecchio insediamento, il villaggio chiamato . Il vecchio insediamento, distante qualche chilometro, sorgeva all'interno della foresta e, a quanto ci disse , secondo era il luogo in cui si rifugiava il gigante a due teste. Ci mise in guardia nel caso avessimo voluto esplorare il vecchio insediamento: oltre dovevamo guardarci da gruppi di orchi che erano soliti compiere delle scorrerie in quelle zone!