Giunge la prima notte a : ci organizziamo per tentare di intercettare il gigante a due teste, anche se ancora non abbiamo la minima idea di cosa fare una volta avvicinato.
Io ed Eowin spiegate le nostre intenzioni ad Aranda, otteniamo di poter accedere al tetto del torrione per poter godere di una visuale privilegiata dall'alto, mentre i nostri compagni rimangono di sotto pronti ad intervenire ad un nostro segnale. Dopo qualche ora, a notte pressochè inoltrata, percepisco dei rumori provenire da Est / Sud-Est, guardando in lontananza vedo un'ombra emergere tra gli alberi. Poco a poco vedo prendere forma la sagoma del gigante che ad inizio giornata era fuggito portandosi via una mucca. Mentre seguo l'Ettin compiere un percorso ad arco verso Nord, lo indico alla mia compagna mezzelfa che poco dopo scende in tutta fretta ma silenziosa come un gatto per avvisare Midhir, Xorius e Runak. Mantenendoci a distanza, pediniamo silenziosamente la gigantesca ombra che si muove al limitare dei confini di , fino ad arrivare al tempio di : assieme al barbaro mi avvicino alla chiesa. Da alcune piccole feritoie fuoriesce una luce fioca, guardando verso l'interno possiamo vedere l'Ettin in ginocchio davanti alla filastrocca illuminata da una piccola candela.
Runak decide di entrare per tentare di avvicinarlo, mentre io rimango indietro nascosto tra le ombre. Dalla porta sento il gigante rivelare che ha ucciso , ma non prima che questi riuscisse a lanciare su di lui un incantesimo di metamorfosi conferendogli il suo aspetto attuale di Ettin. Le due personalità che lo compongono sono , quella che stava parlando con Runak, e . Quest'ultima è la personalità dominante durante il giorno e la considera la sua maledizione. Infine conferma le ipotesi secondo cui si nascondesse ad nella torre che fu di Stonedilus. Poco dopo vedo il gigante alzarsi con evidente intenzione di uscire, non sembra pericoloso, ma è meglio che non mi veda, di conseguenza mi allontano coperto dall'oscurità della notte, Runak, saggiamente, lo lascia uscire senza opporre alcun tipo di resistenza.
Ci raduniamo ancora una volta alla locanda per aggiornarci e decidere le mosse successive. Dato che ora sappiamo per certo dove poter trovare il gigante decidiamo di spingerci fino ad : Runak ci informa che ha preso accordi con per andare a parlare nuovamente con lui la sera successiva, quando la sua metà più violenta è solitamente addormentata.
L'indomani, verso metà pomeriggio, ci incamminiamo così verso il vecchio insediamento: dopo circa mezz'ora di viaggio ci accorgiamo di essere seguiti da un gruppo di orchi, otto precisamente, cosa che ci innervosisce non poco, siamo in netta inferiorità numerica! Runak sfruttando la sua discendenza di mezzorco inizia a parlare nella loro lingua nativa con il loro capo, di nome Grut. Da quello che ci dirà poi il nostro compagno, Grut vuole sapere se stiamo andando ad uccidere il gigante mentre rivela di non aver mai visto Stonedilus il mago o gli avventurieri che dovevano cacciarlo da . Il gruppo ci segue nel nostro viaggio verso il vecchio insediamento lasciandoci a circa un centinaio di metri dal limitare di quello che rimane del vecchio villaggio. Oramai in gran parte è formato da rovine o poco più, anche il torriore, per quello che possiamo vedere, non è messo meglio: vediamo la parte rimanente di una costruzione larga e bassa.
Calata la sera, assieme a Runak, vado all'incontro con . Prima di entrare nei resti della torre attendo un cenno dal mio compagno che entra per primo. La sera prima aveva visto solo lui di conseguenza vogliamo evitare di innervosirlo! Fatte le dovute presentazioni l'Ettin ci parla della filastrocca verniciata nel tempio nei termini di un enigma che gli ha lasciato stesso. Ci parla inoltre del gruppo di avventurieri giunti ad per cacciare il mago malvagio: lui ne faceva parte ed era uno dei due sopravvisuti! Tre dei suoi compagni morirono nella battaglia col mago, mentre di un certo non seppe più nulla: ricorda solo che gli disse di non lasciare la torre.
ci spiega che la seconda testa, , è spuntata come effetto dell'incantesimo di metamorfosi scagliato da Stonedilus prima che lui riuscisse ad abbatterlo. Quando ancora era umano era un chierico devoto ad ma ora i suoi poteri erano del tutto svaniti e, parlando della divinità a cui era devoto, ci racconta che il tempio ad essa dedicato esisteva anche nel vecchio insediamento e, seguito dell'esodo, gli abitanti ne costruirono uno nuovo ed ora si sta sviluppando attorno ad esso.
Parlando invece della sua seconda personalità, , ci rivela che ha acquisito forza a suo discapito: in particolare ha acquisito forza a mano a mano che dovette salvare o proteggere . Gli chiediamo come possiamo aiutarlo per invertire le sorti di quella trasformazione ma, purtroppo, non è conoscenza di altri casi di persone punite da divinità in modo simile al suo. Cosa più importante, ci dice di essere convinto che la filastrocca non parli di come di colui che lo ha punito.
Il tempo passa e l'alba si avvicina e con il risveglio di : "Andate prima che sia sveglii, non riuscirei a controllarlo, meglio che non vi veda qui.", lo salutiamo certi che non sia finita. Abbiamo ancora troppe domande che attendono risposte e ben poche risposte.